MOBILITA’ 2016 – Il Consiglio di Stato nuovamente censura il cd. algoritmo utilizzato dal MIUR per gestire la prima procedura di mobilità straordinaria 2016/2017 e così si riapre per i docenti “deportati” la possibilità di contestare le sedi di assegnazione

Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello proposto dal MIUR e nel confermare le proprie precedenti valutazioni, con sequenziali sentenze del 13.12.2019 ha nuovamente evidenziato la assoluta irragionevolezza del cd. algoritmo.

Il supremo consesso della Giustizia amministrativa, infatti, pur ritenendo legittimo l’utilizzo dellepotenzialità della c.d. rivoluzione digitale e, quindi, anche il ricorso ad algoritmi informatici per l’assunzione di decisioni che riguardano la sfera pubblica e privata ivi includendovi l’assegnazione delle sedi di trasferimento, ne ha tuttavia stigmatizzato i risultati laddove i parametri nel cui alveo deve snodarsi tale innovativo sistema sono e rimangono pur sempre la piena conoscibilità a monte del modulo utilizzato e dei criteri applicati e l’imputabilità della decisione all’organo titolare del potere, il quale deve poter svolgere la necessaria verifica di logicità e legittimità della scelta e degli esiti affidati all’algoritmo.

Eppure, nell’ambito della mobilità 2016/2017 (immediatamente successiva al piano straordinario di immissioni in ruolo), l’algoritmo non risulta essere stato utilizzato in termini conformi ai principi predetti anche in considerazione del fatto che non è dato comprendere per quale ragione le legittime aspettative di soggetti collocati in una determinata posizione in graduatoria siano andate deluse.

Va da sé che la caducazione dell’O.M. 241/16 e, quindi, la generalizzata produzione di effetti sulle complessive operazioni di mobilità 2016/2017, consente ai docenti ancora “paralizzati” in sedi lontane dalla propria città di residenza o appartenenza di poter adire l’Autorità giudiziaria per rivendicare una corretta assegnazione.

Lo Studio Salerno rimane a disposizione di ogni docente che volesse maggiori delucidazioni sulla specifica questione.