E’ormai divenuto definitivo l’emendamento inserito nel D.L. 14 dicembre 2018, n. 135, riguardante il concorso per il reclutamento di 893 allievi agenti della Polizia di Stato, successivamente elevati a 1182, ossia la graduatoria dei c.d. civili.
Il bando del concorso in questione consentiva di partecipare al concorso coloro i quali non avessero superato il trentesimo anno di età prima del termine delle iscrizioni e che avessero conseguito la licenza media come titolo di studio.
L’emendamento in questione prevede, illegittimamente, l’assunzione di 1.851 nuovi agenti di polizia che non abbiano compiuto i 26 anni d’età e che siano in possesso di un diploma di scuola superiore.
Lo scorrimento riguarderebbe, quindi, solo gli idonei civili nella prova scritta in possesso del requisito anagrafico previsto dall’articolo 6 del DPR n. 335 del 1982, esplicitamente citato nell’emendamento.
L’emendamento, inoltre, introduce un ulteriore titolo preferenziale per tutti coloro che pur essendo militari, hanno deciso di partecipare al concorso in qualità di cd. Civili, i quali si vedranno valutate annualità in più in virtù della loro pregressa esperienza militare, mentre, illegittimamente non tiene assolutamente in considerazione ai fini dello scorrimento della graduatoria, della categoria dei militari, che hanno partecipato al concorso ai sensi delle lett. b) e c) dell’art. 1 del bando.
Possono proporre ricorso sono le seguenti categorie di concorrenti:
- gli idonei civili di età superiore ai 26 anni e che hanno un punteggio pari o superiore agli altri candidati idonei di età inferiore;
- gli idonei civili che hanno partecipato con la licenza media e che hanno un punteggio pari o superiore agli altri candidati idonei e che abbiano conseguito diploma di scuola superiore;
- gli idonei che hanno partecipato al concorso ai sensi delle lett. b)e c) dell’art. 1 del bando.
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